
Forse le favole possono vincere la paura, la paura instillata come arsenico dalla televisione drogata di Vespa e della sua idea di informazione. Una splendida favola, di suspense e cattiveria, che si conclude con un sogno evocato senza spiattellamenti e lacrime, e soprattutto senza vendetta. Cenerentola ha formato la nostra idea di amore, di conflitto, di cattiveria, di riscatto e di magia. Stacco pubblicitario: la voce cadaverica di Vespa sui volti ingigantiti di Yara e Sarah Scazzi, un messaggio che fa rabbrividire: “come difendere i nostri bambini?”. Ecco la televisione italiana, ecco l’antropologia berlusconiana, che associa ai sogni paure, alle favole delitti, per terrorizzare, e lucrare sul terrore. per tenere in gabbia chi da sguattera potrebbe farsi principessa, solo perchè ha paura di un violentatore. Grazie Vespa per la tua dose quotidiana di merda che hai saputo gettare sul nostro fragile equilibrio emotivo. Grazie Vespa per riuscire ancora a incollerire chi come me farebbe volentieri a meno di televisione, se non fosse per un bambino piccolo cui vorrei insegnare a sognare, e ad avere paura di quelli come te, ad odiarli quelli come te.