By macondo on 2011/09/13
parole parole parole
i’m living in it
non so se mi piace
ora sì
forse non per sempre
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By macondo on 2011/09/03
.jpg)
rome
fornarina osserva di sbieco, le mani sul seno,
il narciso di caravaggio, in un turbine, butta anche me
lavoro non lavoro
di fronte a me villa borghese
dentro di me una selva, ancora da diradare
ora esco
black sands nel frattempo
e pecorino di chieti
fornarina che guarda, la perla in fronte, la moda di isabella
mentra caravaggio fa lei restia a tagliarli la testa
la vecchia avida
roma.
cerca la tua precoce gioventù
la tua storia imponente
io mi faccio strada contro la mia invidia
mi accontento di umili ideali
bruciano le mani
i cani dormono
io ora ho caldo
e non pecco più.
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By macondo on 2011/05/21

Gershwin, bowmore gli uomini ci provano con me
in serate mielose, amichevoli, appiccicose come l’estate
fresche come venti sottili, bambini, té freddo da bere
in giorni caldi, assolati, senza appeal e nuvolosi, tranquille, senza tracce.
ci provano gli uomini col passo sicuro, il fallo in mano, la certezza che farebbero colpo. ci provano uomini gentili, di una nobiltà stanca e desueta. ci provano ragazzi precoci, bambini con gli occhi azzurri, adulti dal passo felpato, il mento indietro, il petto in fuori, come piccioni.
io donne forse ne vorrei, al mio fianco. donne amiche preziose, confidenti, abbracci quando mancano altrui. ma non se ne trovano in giro. si trovano solo uomini avidi e donne impegnate, amici impossibili e amiche distratte.
ed eccomi qui, affacciata alla finestra, chiusa su un cortile interiore, così presto, così sabato sera, così sola, che penso che senza due non si può fare e la cosa mi dispiacque, chiuse una porta su dei segreti, forse mi dovrei confessare, dovrei tornare a parlare. invece, sbatto le ali.
la solitudine ci prova con me.
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By macondo on 2011/05/17

Sono una ragazza pericolosa
uffa
ho sempre pensieri pericolosi
stupidi, convessi
creo casino quando non ce n’è bisogno
non mi fermo all’occorrenza
e la mia mente corre
più veloce della luce
a creare lustrini, casini, pitture
eva
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By macondo on 2011/04/21

Dopo queste fantasie, che non erano più ripide della realtà sulla quale la sua esistenza precipitava, della aridità che gli asciugava la bocca e gli screpolava l’anima, avrebbe voluto gridare e piangere;
Gli indifferenti, di Alberto Moravia
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By macondo on 2011/04/21
C’è CRISI D’APPERTUTTO SI DICE COSì
http://youtu.be/QBo300G7DTM
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By macondo on 2011/04/21

A Cervi, nel maggio del 1929: “.. Le voglio bene, sì: che importa? Lei è la mia vita: il pensiero di lei mi accarezza l’anima, continuamente. Ma che cosa vuol dire, questo, se io non conosco nemmeno il suo Dio; se non so nemmeno pregare per il suo fratello caduto? E’ meglio che lei mi lasci andare per la mia strada, con la mia incoscienza. Io galleggio come un pezzo di sughero: non posso scendere alla minima profondità.. Io = sonno + effervescenza. Mi lasci andare. Non so nemmeno chiederle perdono di quel che faccio. Non piango neanche: non sono neanche triste.
Me ne vado pian pianino, come un pezzo di carne insensibile. Mi lasci andare; e non sia triste, perché non val la pena.”
Antonia Pozzi.
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By macondo on 2011/04/15
in new Orleans
they call the rising sun
I want to find a light in my street a way to find a hit

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By macondo on 2011/04/15

week end
la fine della settimana
l’alba di un nuovo inizio
un dovere sociale
mi richiederebbe la verve per frequentare facce amiche o solo note
mi dice di essere aperta, di impegnarmi per trattenere relazioni
invece
mi imbottisco di vino
e preparo a dormire presto
lavorativa ancora
nessuno mi ha invitato domani.
e tutto questo perché amore non comanda alla realtà ma al cuore
Posted in Poetry | Tagged enri, weekend
By macondo on 2011/02/23
Posted in General | Tagged bach, pianoforte