Rome


rome
fornarina osserva di sbieco, le mani sul seno,
il narciso di caravaggio, in un turbine, butta anche me
lavoro non lavoro
di fronte a me villa borghese
dentro di me una selva, ancora da diradare
ora esco
black sands nel frattempo
e pecorino di chieti
fornarina che guarda, la perla in fronte, la moda di isabella
mentra caravaggio fa lei restia a tagliarli la testa
la vecchia avida

roma.
cerca la tua precoce gioventù
la tua storia imponente
io mi faccio strada contro la mia invidia
mi accontento di umili ideali

bruciano le mani
i cani dormono
io ora ho caldo
e non pecco più.